Dietro al velo / Behind the veil
Sono nata nel 2003 e grazie a mia madre ho avuto un’adeguata istruzione ed ho conosciuto il profumo della libertà.
La convivenza con gli stranieri è stata facile, non dovevamo più nasconderci e ci sentivamo al sicuro, in una nuova dimensione in continua trasformazione e colma di speranza.
Poi due giorni fa, abbiamo sentito degli spari e qualcuno che gridava che i talebani stavano ritornando ad impossessarsi della città.
“Iman dobbiamo scappare, prendi due cose e andiamo via. Qui non siamo più al sicuro. I talebani cercheranno tutte le donne che hanno collaborato con gli stranieri e le uccideranno.”
Era la prima volta che vedevo mia madre in quello stato, con il terrore stampato sul volto e da quel momento è calato il buio per tutte noi.
Dentro al burka non riesco a capire se sono ancora viva…
Non sono più Iman, sono solo un corpo destinato alla riproduzione. Non posso parlare, non posso mostrare il mio volto, non posso curare le mie ferite, non posso istruirmi, non posso più vivere… devo solo obbedire.
Che differenza c’è fra il vestito che sono costretta ad indossare e la morte?
Mi chiamo Iman, ho diciotto anni, vivo a Kabul ma non esisto!
I was born in 2003 and thanks to my mother I had an adequate education and I have known the scent of freedom.
Coexistence with foreigners was easy, we no longer had to hide and we felt safe, in a new dimension that is constantly changing and full of hope.
Then two days ago, we heard gunshots and someone shouting that the Taliban were returning to take over the city.
“Iman we have to run away, take a couple of things and leave. We are no longer safe here. The Taliban will look for every woman who have collaborated with foreigners and they’re going to kill them all.”
It was the first time I had seen my mother in such a state, with terror printed on her face and from that moment it was dark for all of us.
Inside the burka I can’t tell you if I’m still alive…
I’m no longer Iman, I am just a body destined for reproduction. I cannot speak, I cannot show my face, I cannot heal my wounds, I cannot educate myself, I can no longer live… I just have to obey.
What’s the difference between the dress I’m forced to wear and death?
My name is Iman, I’m eighteen, I live in Kabul but I don’t exist!
Flavia
Le tue parole dicono già tutto...Non occorre aggiungere altro...C’è solo tanta rabbia e amarezza per qualcosa che nel 2021 sembra impossibile, eppure è realtà 😔😔😔😔😔