Le coordinate / The coordinates
Mi hanno sempre detto che dipende da che punto osserviamo le cose per riuscire a capirle veramente.
Allora ho iniziato a studiare bene i punti cardinali e presto mi sono ritrovata a nord, a sud, a est, a ovest della questione da comprendere, ma senza grandi risultati. Solo una notevole esperienza nelle coordinate.
Così ho provato a spostare il problema, pensando che magari me ne sarei dimenticata oppure che per magia potesse svanire, ma puntualmente si ripresentava con le forme più disparate: in una nuova relazione, dentro ad una scatola di cioccolatini e soprattutto davanti allo specchio.
Ecco in una nuova relazione se il problema persisteva era senza dubbio colpa dell’altro; nella scatola di cioccolatini pescarne uno cattivo era imputabile alla sfortuna; invece davanti allo specchio ho finalmente compreso l’errore che stavo commettendo. Non avevo mai valutato la mia posizione.
Per una corretta valutazione, il baricentro è la parte fondamentale. Prima di fare qualsiasi cosa è necessario essere come dire “centrati”, altrimenti tutte le altre angolazioni saranno solo la falsa proiezione della nostra errata posizione.
Lo specchio era il mio compasso, più mi osservavo e più mi avvicinavo al centro. Piano piano il disegno si è fatto più chiaro e i miei punti di osservazione sono diventati nitidi, senza bisogno di muovere un passo.
“Specchio specchio delle mie brame, sono o no al centro del mio reame?”
I’ve always been told that it depends on where we look at things to really understand them.
So I started to study the cardinal points well and soon I found myself north, south, east, west of the question to be understood, but without great results. Just a lot of experience in coordinates.
So I tried to move the problem, thinking that maybe I would have forgotten it or by magic it could vanish, but it would promptly appear again under the most disparate forms: in a new relationship, inside a box of chocolates and above all right before the mirror.
Here in a new relationship if the problem persisted it was undoubtedly the other’s fault; picking a bad one in the box of chocolates was due to bad luck; instead in front of the mirror I finally understood the mistake I was making. I had never assessed my position.
For a correct evaluation, the center of gravity is the fundamental part. Before doing anything necessary to be like saying “centered”, otherwise all other angles will be just the false projection of our wrong position.
The mirror was my compass, the more I looked at myself, the closer I got to the center. Gradually the drawing became clearer and my points of observation became clearer, without having to take a step.
“Mirror, mirror on the wall, am I or not at the center of my realm?”
Flavia
Io con le coordinate non sono mai stata brava!! Ora capisco il perché! In realtà odio anche gli specchi 🪞Mi fai sempre riflettere su tante cose!! Spero presto di poterti incontrare e abbracciarti...Nel frattempo un abbraccio grande anche se virtuale ❤️❤️❤️