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L’Eco / The Echo

Camminava sul bordo con passi attenti e lenti. C’era una distanza enorme fra lei e il fondo di quel dirupo, ma le sue intenzioni l’avrebbero accorciata rapidamente se non fosse stato per quell’eco, che all’improvviso risali lungo la parete della roccia.

“Ehi… ehi… ehi… stai attenta… tenta… tenta…”

La donna si destò dai suoi pensieri e d’istinto indietreggiò con il cuore in gola per lo spavento. Aveva progettato a lungo quel momento, si era guardata bene attorno, prima di compiere quel gesto estremo che l’avrebbe liberata dal suo tormento, ed era certa che non ci fosse nessuno. Per mesi si era portata dentro quel malessere, qualcosa di indecifrabile e oscuro, che le toglieva il sonno, la fame, la voglia di vivere.

«Chi ha parlato? C’è qualcuno laggiù?» gridò nel vuoto.

«… qualcuno…uno… giù… giù»rispose il suo eco.

Ella avvertí un brivido e si accasciò con le mani per terra.

“Cosa sto facendo? Sono una codarda… non riesco mai ad andare fino in fondo, nemmeno a farla finita. Sono così stanca, non ce la faccio più. Sto male… Dio per favore aiutami tu. Cosa devo fare?”

“Tenta… tenta… tenta.” Disse l’Eco.

Lo so, la depressione è una malattia terribile. Ti trasforma velocemente in qualcosa che non sei e ti senti schiacciato dentro a un vicolo cieco. Ma la via d’uscita c’è e non è quello che pensi tu. Eludi la mente, tu sei forte e soprattutto, sei luce. Non avere paura del buio.

“Tenta… tenta.”


He walked on the edge with careful and slow steps. There was a huge distance between her and the bottom of that cliff, but her intentions would have shortened it quickly if it weren’t for that echo, which suddenly rises along the rock face.

“Hey… hey… hey… be careful… try… try…”

The woman awoke from her thoughts and instinctively stepped back with her heart in her throat in fright. She had planned that moment for a long time, she had taken a good look around her, before making that extreme gesture that she would free her from her torment, and she was sure that there was no one. For months she had carried inside that malaise, something indecipherable and obscure, which took away her sleep, hunger, the will to live.

«Who spoke? Is there anyone over there?» she screamed into the void.

«… Someone… one… down… down» his echo replied.

She felt a shiver and collapsed with her hands on the ground.

“What am I doing? I’m a coward… I can never go through with it, not even get it over with. I’m so tired, I can’t take it anymore. I’m sick… God please help me. What should I do?”

“Try it… try it… try it.” The Echo said.

I know, depression is a terrible disease. It quickly transforms you into something you are not and you feel crushed into a dead end. But the way out is there and it’s not what you think. Evade the mind, you are strong and above all, you are light. Don’t be afraid of the dark.

“Try… try.”

Comments (2)

  • Flavia

    Esatto…Prima che possa essere troppo tardi…

  • Flavia

    Ancora più brutta perché non si vede e spesso viene sottovalutata… A volte “basterebbe” solo ascoltare il nostro eco e sentire un bravo psicologo 🥰🥰

    • mychicmirror

      Sono assolutamente d’accordo! La depressione è un male oscuro ma si può curare, affidandosi a bravi psicoterapeuti. La vita è troppo preziosa per viverla nel buio. ❤️

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