Maledetta Primavera / Cursed Spring
Lo ammetto, ho un rapporto molto conflittuale con la primavera: ancora non ho capito se la amo oppure la odio.
Le ore di luce iniziano ad aumentare, l’aria profuma di buono e la natura fiorisce, diffondendo luce e colore a tutto ciò che la circonda. Meraviglioso direi!
Al mattino poi, il cinguettio degli uccellini rimpiazza il suono della sveglia e aprendo la finestra, entra il primo timido raggio di sole ad illuminare il cuscino.
Tutto sembra invogliarti ad un nuovo inizio, un piacevole risveglio, una fioritura inaspettata. Nuove energie sono in fermento per vivere al meglio il cambiamento.
Eppure, io sono stanca morta!
Mi sembra di essere stata punta dal fuso di un arcolaio e condannata ad addormentarmi in tutti i modi, i luoghi e i laghi. Così recita una nota canzone e credo che il testo fosse un po’ propiziatorio, oltre che adattabile a più contesti, per esempio sul mio stato semi vegetativo calza a pennello.
Quindi succede che al mio risveglio, la primavera è già passata e mi trovo alle soglie dell’estate. Che col lungo sonno io mi sia almeno rigenerata?
Macché! Sembro uno zombie con cattive intenzioni.
«Possibile che proprio alle 5:30 debbano svegliarmi questi uccellini?! E il principe azzurro che fine ha fatto?»
“Etciù!” Sono qui, ho l’allergia, non potevo baciarti.
Ecco ti pareva, tanto che fretta c’era… maledetta primavera.
I admit it, I have a very conflicting relationship with spring: I still haven’t figured out if I love it or hate it.
The hours of light begin to increase, the air smells good and nature flourishes, spreading light and color to everything around it. Wonderful I would say!
Then in the morning, the chirping of birds replaces the sound of the alarm clock, and opening the window, the first shy ray of sun enters to illuminate the pillow.
Everything seems to entice you to a new beginning, a pleasant awakening, an unexpected flowering. New energies are in turmoil to better experience the change.
Still, I’m dead tired!
It seems to me that I have been pricked by the spindle of a spinning wheel and condemned to fall asleep in all ways, places, and lakes. So goes a well-known song and I believe that the text was a bit propitiatory, as well as adaptable to multiple contexts, for example in my semi-vegetative state it fits perfectly.
So it happens that when I wake up, spring has already passed and I am on the threshold of summer. That with the long sleep I have at least regenerated myself?
Nope! I look like a zombie with bad intentions.
«Is it possible that these little birds should wake me up at 5:30 am?! And what happened to Prince Charming?»
“Etchoo!” I’m here, I have allergies, and I couldn’t kiss you.
Here it seemed to you, so much in a hurry there was… cursed spring.
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