Sopra i tetti / Above the roofs
Abito al terzo e ultimo piano di una vecchia palazzina nel centro storico della mia città e dalla prima volta che vi sono entrata, ho percepito il privilegio di una vista unica. Dalle finestre dell’appartamento, vedo i tetti delle altre case. Mi sembra di essere salita ai “piani alti”!
Ora, non pensavo che da quassù potessi godere di un panorama così variegato, ma mi sbagliavo.
Infatti se guardo bene, fra un tetto e l’altro, spunta la cima di un albero e sui balconi delle case, ci sono vasi colmi di primule bianche e viola, che addolciscono quelle tegole color mattone.
Un gatto passeggia da un tetto all’altro e mi tiene col fiato sospeso ogni volta che compie un balzo in avanti nel suo tragitto. Mentre una gabbianella se la ride di gusto giorno e notte. È talmente felice di vivere in città che, a furia di mangiare, è diventata così grande, da non volere fare ritorno al mare.
Poi, con il calar della sera… lo spettacolo si fa ancor più interessante. Le finestre aperte si colorano di giallo e le ombre iniziano a giocare.
M’incanta quella che vedo suonare, una figura esile, proprio lì a nord ovest, che con il suo violino sovrasta ogni altro minimo rumore. In quell’istante avviene un’insolita magia, tutti gli abitanti si fermano in silenzio ad ascoltare.
Note dolci profuse nell’aria, per ricordare che c’è un tempo per fare ed uno per riposare.
Quanta meraviglia si può ammirare da un punto così alto, dove cambia la prospettiva sulle cose e tutto assume una dimensione più celestiale.
Forse questo è il paradiso! Se vuoi arrivarci anche tu: seconda stella a destra… no scusami quella è un’altra destinazione! Dunque: terzo piano in centro senza ascensore, sempre dritto… questo è il cammino.
I live on the third and top floor of an old building in the Historic Center of my city and from the first time I entered it, I felt the privilege of a unique view. From the apartment’s windows, I see the roofs of the other houses. I seem to have gone up to the “upper floors”, as they say!
Now, I didn’t think that from up here I could enjoy such a varied panorama, but I was wrong.
If I look closely, between one roof and another, the top of a tree appears and on the balconies of the houses, there are vases full of white and purple primroses, which soften those brick-colored tiles.
A cat walks from one roof to the other and keeps me in suspense every time it takes a leap forward on its way. While a seagull laughs heartily day and night. It’s so happy to live in the city that, by dint of eating, it has become so big that it doesn’t want to go back to the sea.
Then, as evening falls… the show becomes even more interesting. The open windows turn yellow and the shadows begin to play.
I’m fascinated by what I see playing, a slender figure, right there in the northwest, who with his violin dominates every other slightest noise. In that instant unusual magic happens, all the inhabitants stop in silence to listen.
Sweet notes are profuse in the air, to remind you that there is a time to do and one to rest.
How much wonder can be admired from such a high point, where the perspective on things changes and everything takes on a more celestial dimension.
Maybe this is heaven! If you want to get there too: the second star on the right… no sorry, that’s another destination! So: the third floor in the center without a lift, always straight… this is the way.
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